La commozione di don Zito. “Sogno una comunità in dialogo”
Nella chiesa di San Nicola, a
Lizzano, grande partecipazione di fedeli alla solenne celebrazione eucaristica
dell’arcivescovo per l’immissione canonica del nuovo parroco
di
Luca Caretta
Nuovo
Dialogo, 10 ottobre 2014
“Sono
molto contento di essere in mezzo a voi! Sogno una comunità parrocchiale in
dialogo; una famiglia di famiglie, in cui ci si parli e ci si ascolti! Siatemi
sempre vicino con il vostro affetto e la vostra preghiera!”.
Sono
state alcune delle emozionanti parole di don Giuseppe Costantino Zito, neo
parroco-arciprete della chiesa matrice parrocchiale “San Nicola vescovo” di
Lizzano. Il sacerdote, assistente ecclesiastico unitario dell’Azione Cattolica
e della Fuci diocesane nonché docente universitario di Bioetica, ha fatto il
suo ingresso canonico in parrocchia domenica scorsa, 28 settembre, durante una
solenne concelebrazione eucaristica, ben animata dal coro polifonico
parrocchiale e presieduta dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro alla presenza
di una pletora di sacerdoti e di diaconi permanenti.
“La
Chiesa – ha continuato do Giuseppe Zito – è la casa comune di tutti. Vengo a
voi come un missionario della fede. A me piace stare tra la gente in maniera
familiare, amando conoscere, chiamare e cercare le pecorelle affidatemi, avendo
cura di quelle vicine e di quelle lontane, intendendo così incarnare la “carità
pastorale”, che è la virtù propria del bel Pastore!”.
Durante
il suo primo e programmatico discorso ai fedeli il sacerdote ha anche citato il
grande paolo VI, che sosteneva un “Chiesa, che si fa parola, messaggio e
colloquio”, suggerendo così ai parrocchiani “una proposta di metodo pastorale”,
su cui lavorare per il prossimo futuro a stretto contatto con la realtà sociale
e civile.
Un
compito certamente non semplice quello affidato al neo parroco dall’arcivescovo
mons. Santoro, che ha sottolineato quanto il ruolo del pastore sia importante.
“Deve essere – ha detto il presule – accanto alle persone e capace di ascolto.
I fedeli hanno bisogno di vedere in lui la presenza del Signore. Questo è un
momento importante, che richiede tutta la nostra preghiera. Vogliate bene al
nuovo parroco e camminate con lui!”.
Le
parole dell’arcivescovo sono state accolte con gioia dalla comunità lizzanese,
che aveva affollato all’inverosimile la chiesa, sin dal primissimo pomeriggio,
e aveva preso posto persino nella grande piazza, antistante il tempio, proprio
per poter assistere all’importante cerimonia di insediamento! Quello che ha
accolto don Zito è stato un vero tripudio di popolo, un mare di gente, un
abbraccio umano festoso – oltre un migliaio di persone! – che ha emozionato il
giovane sacerdote. Numerose sono state le attestazioni di stima e le
felicitazioni augurali, pervenute a don Giuseppe da parte di organismi
ecclesiali nazionali, con cui egli ministerialmente collabora. Testimoni di
questo importante evento sono stati due suoi carissimi amici: l’avvocato
Giovanni Pergolesi e la professoressa Angela Giungato, entrambi già presidenti
dell’AC diocesana.
Diverse
le autorità civili, religiose, militari ed accademiche pure presenti. Tra
queste, per portare il saluto istituzionale, anche il sindaco di Lizzano, dott.
Dario Macripò. “La guida di una parrocchia – ha detto il primo cittadino – è una
esperienza importante. Auspico sia sempre vicino alle famiglie e porgo gli
auguri di buon lavoro!”.
A
fargli corona una significativa delegazione di responsabili diocesani e
nazionali dell’Azione Cattolica e della Fuci.
Il
presidente diocesano di AC, prof. Vincenzo Di Maglie, è certo che don Giuseppe
sarà sin da subito amato dai suoi parrocchiani. “L’augurio – ha commentato – è
che possa essere un punto di riferimento per tutti, come lo è nell’ambito
associativo dell’Azione Cattolica diocesana! La sua giovialità e la sua
profondità spirituale, culturale e pastorale saranno sicuramente molto
preziosi! Sono convinto che sarà il parroco di tutta quanta la comunità e
continuerà ad avere molta attenzione per il laicato!”.
Don
Giuseppe Costantino Zito succede a don Angelo Pulieri e rimarrà in carica per
nove anni. Accanto a lui don Pasquale Fedele e il diacono permanente, Franco
Nobile.
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